mercoledì 20 aprile 2011

Surfer Blood - Astro Coast

http://www.myspace.com/surferblood

Album del 2009 ma conosciuto soltanto recentemente. Ringrazio anzi chi me lo ha consigliato.
I Surfer Blood sono un mix ben riuscito di molte tendenze musicali che va a ripescare a due mani negli anni 90.
Colpisce la loro spontaneità abbinata ad un interessante bagaglio musicale.
Siamo sempre in ambito low-fi caratterizzato da rock volutamente sporco con alcune incursioni in stile "caraibico" senza tralasciare una forte propensione pop.
Non saranno la band più innovativa degli ultimi anni, ma è certo che ci sanno fare con la melodia e con le chitarre sempre molto in evidenza.
Pur offrendo brani dissimili tra loro, il risultato offre uno sguardo omogeneo, naturale.
"Swim" è un brano sorretto da grandi schitarrate, molto in stile Weezer, una cavalcata aggressiva e vincente. Non manca il pezzo Vampire Weekendiano "Take it easy".
Altro pezzo interessante è "Twin Peaks" che mescola elementi classici del rock a ritmi più "esotici".
Ecco che alla fine risulta un prodotto fresco e divertente. Un'esplosione adolescenziale dove c'è un po' di tutto, dal punk alla quiete malinconica.
Da primavera, da atmosfere marine e sapore retrò.
Un disco senza troppe pretese ma piazzatelo lì mentre girovagate in bici senza meta e saprà farvi un'ottima compagnia.
Nel mio cassetto dei dischi cotton-fioc.

lunedì 18 aprile 2011

Dr. Dog - Shame, shame

http://www.drdogmusic.com/

I Dr. Dog sono un gruppo "collaudato" (dal 1999). Ma quest'album uscito un anno fa (Aprile 2010) segna per loro una sorta di nuovo esordio.
Resta l'impronta low-fi degli album passati ma allo stesso tempo c'è una cura maggiore del suono che risulta più pop e gli permette di uscire maggiormente allo scoperto.
Come sempre accade in questi casi, ci sarà chi storcerà il naso per un prodotto che risulta forse più commerciale rispetto al passato. Ma secondo me sono riusciti a coniugare una nuova freschezza musicale con una ricercatezza e una cura che li distingue rispetto a molti altri.
Le tracce pur mantenendo una sensazione piuttosto solare non nascondono una vena compositiva veramente di spessore.
Il groove e anche il black (perchè no) non stentano a farsi vivi, in particolare nei brani "Where'd all the time go?" e "Unbearable why".
Filo conduttore dell'album è una ritmica essenziale con una batteria molto beat e un basso semplice, essenziale; il tutto condito dal loro tipico spirito romantico.
Da segnalare, la spensieratezza che ritroviamo in "Later" e la ballata "Shame, shame" che oltre a dare il titolo all'album, identifica un po' il marchio di fabbrica dei Dottor Cane.
Infine, forse, la mia preferita "Jackie wants a black eye". Quel gusto primaverile che si abbina agli alti e bassi della vita. Alla sconsolatezza che con "un paio di bevute" può trasformarsi in un nuovo inizio.
Rappresentano sicuramente una parte interessante del panorama indipendente americano e un album che fila via dritto ma senza passare inosservato.
Messo lì nell'i-pod in questa primavera che un po' va e un po' viene non può far altro che darti una marcia in più.
Consigliati.

venerdì 15 aprile 2011

Ex-Otago - Mezze stagioni

http://www.ex-otago.it/

Sono chiaramente di parte, in quanto anche produttore dell'album.
Mezze Stagioni non poteva essere titolo più azzeccato per questo secondo album degli Otaghi.
Rispetto al primo si apprezza il salto di qualità del suono e delle musiche, dovuto sicuramente anche alla produzione affidata a Davide Bertolini (Kings Of Convenience). Chi ha ascoltato il primo (Tanti Saluti) già conosce il mood di questi ragazzi, ma in Mezze Stagioni trova un sound sicuramente più ricco.
Tuttavia mantiene quello che è lo spirito Otago. Perchè più che di musica si parla di una corrente di pensiero, un modo di vedere il mondo. Un mondo easy ed effervescente, ma per questo non malinconico.
Semplicità e divertimento sono l'ingrediente utilizzato per descrivere la realtà di oggi giorno. Per chi come loro è intorno ai 30 anni, si ritrova ad evocare tutti quei cliché che hanno formato la propria cultura e li rigetta in una realtà che si dimostra essere spesso molto distante.
Ritornelli che entrano dritti nella testa e capacità di rappresentare certe situazioni in maniera semplice ma molto profonda.
In particolare: "Una vita col riporto", storia di una persona che non si arrende al presente e si prepara alla  vecchiaia, brano, che si pone in contrapposizione a "Marco corre" elogio di un atleta (veramente esistente) che non si arrende alla vecchiaia, "Figli degli hamburger" descrizione ironica e tagliente di una generazione con valori poco condivisibili ("se ti fai poche domande, avrai tutte le risposte"), "Costa Rica", canto malinconico di chi è stato costretto ad andarsene dalla propria città, e per finire "Gli Ex-Otago e la Jaguar gialla" inno dei trentenni di oggi.
I loro show sghangherati e divertenti rendono partecipe il pubblico che si trova immerso nell'otago pensiero. Temi diversi presi dalla vita reale, vita vissuta, con un comune denominatore.
Un disco pop che mi piace, va oltre il primo ascolto superficiale e riporta uno stile originale e qualcosa di nuovo nella scena italiana.
Bella storia.




mercoledì 13 aprile 2011

The Vaccines - What did you expect from the Vaccines?

http://www.thevaccines.co.uk/gb/home/

A differenza di molti non ero a conoscenza del clamore e dell'attesa suscitati da questa nuova band.
Loro stessi si chiedono quali siano tali attese. Il quartetto londinese di nuova formazione ha imperversato nelle radio con il singolo Wreckin' Bar (Ra Ra Ra), una sorta di sigla iniziale, una breve cavalcata che richiama gli albori del post-punk.
Proseguendo nella playlist troviamo anche un sound new wave più malinconico (Wetsuit e Blow it up).
Non mancano neppure "richiami" all'indie rock classico, vedi Strokes, nel brano If you wanna che si sviluppa fino ad arrivare ad un sound più garage punk in Wolfpack.
Il sound complessivo sembra ben amalgamato e soprattutto nella parte iniziale coinvolge molto l'ascoltatore.
Semplicità è la parola chiave ed è pure il punto di forza di questa band che arriva dritta al punto.
Scegli una strada e percorrila fino in fondo.
Probabilmente oggi come oggi non ci si può aspettare di più.