mercoledì 26 ottobre 2011

Real Estate - Days

http://www.myspace.com/realestate

I Real Estate esordiscono nel 2009 col disco omonimo che riesce ad ottenere numerosi elogi da critica e pubblico.
A distanza di due anni, arriva il secondo album della band che proviene dal New Jersey.
L'album include dieci tracce nelle quali, la prima cosa che salta agli orecchi, è la maggior cura e pulizia delle "atmosfere" rispetto al primo lavoro.
Questo è stato possibile grazie alle registrazioni curate da Kevin McHahon (tra gli altri Titus Andronicus e Walkmen).
Permane quel gradevole lo-fi come in passato, ma si ha l'impressione che la band abbia acquisito (e così è sicuramente) maggiore consapevolezza e fiducia nei propri mezzi.
Days risulta nel suo insieme un album completo, caldo e spesso caratterizzato da suoni vintage.
Tra le tracce: "It's real", primo singolo, dalle sonorità new wave che rappresenta un po' il brano simbolo.
"Easy" dalle venature nostalgiche ma allo stesso tempo rinfrescanti.
"All the same" riesce ad unire ricercatezza e orecchiabilità.
Uno dei punti di forza di questi ragazzi è la capacità evocativa che riescono ad esprimere per mezzo di una musica che più semplice non si può.
Days è un insieme di immagini perennemente in bilico tra la nostalgia e il sogno.
I Real Estate sono una band che sfugge alle definizioni.
Risulta difficile dare una descrizione precisa.
Quello che conta è quello che senti, quello che un disco ti fa provare dentro.
Un rilassante "momento" con i Real Estate può essere un raggio di sole in una tipica giornata di pioggia autunnale.

venerdì 14 ottobre 2011

M83 - Hurry Up, We're Dreaming

http://ilovem83.com/

M83 è un ragazzo di nome Anthony Gonzales, musicista francese, con la passione per l'elettronica e il dream-pop.
Il nuovo lavoro è un doppio album ma venduto al prezzo di un singolo.
Sonorità profonde e ricercate, fondate sullo showgaze e su sonorità anni 80.
Il progetto sembra infatti ripercorrere le "vicende" recenti o meno di una scena musicale che possiamo definire indipendente. La scena che ha caratterizzato buona parte del sound degli ultimi anni.
Una cavalcata nostalgica con suoni che assumono sfumature profonde, talvolta eteree.
"Midnight City" è quello che possiamo definire il singolone dell'album.
"Wait" una splendida ballata che incanta.
Tuttavia non mancano scariche di adrenalina inaspettate come in "The Bright Flash".
Cura che si mantiene (non era facile) ad alti livelli in entrambe le parti.
Ne sono un esempio del secondo CD, "Echoes Of Mine" e "My Tears Are Becoming A Sea".
I dischi filano via bene non risultando affatto pesanti e nonostante il filo conduttore non cambi mai, ogni brano risulta apprezzabile e originale. Un lavoro veramente ben amalgamato.
Il sogno è alla base di questo progetto: sound elettronico perfettamente fuso a cori, strumenti e sensazioni pop.
Certo, mi rendo conto si tratta di un prodotto particolare, forse non facile.
Probabilmente va ascoltato al momento giusto e nel posto giusto.
Ma alla fine il bello della musica, come del mondo, è quello di essere varia.
Un atmosfera futurista da mettere in sottofondo e addormentarsi, sognare.

lunedì 10 ottobre 2011

Bugo - Nuovi rimedi per la miopia

http://nuovirimediperlamiopia.com/

Si parte da qui, da una persona che lo ha sempre apprezzato.
Probabilmente perché ha ritrovato nel buon Bugatti qualcosa di proprio.
Sono i "Nuovi rimedi della miopia" quelli che ci propone Bugo col suo nuovo album.
Ottavo lavoro nel quale accade che la sua personale trasformazione continua e sorprende ancora una volta.
Passa il tempo e il Bugatti matura, cambia come cambiano gli scenari attorno a lui.
Ecco che si riscopre forse più vulnerabile, però molto più riflessivo e consapevole dei propri limiti ma anche dei propri successi.
Come raccontava durante lo show case alla Fnac, il suo obiettivo era quello di fare la propria musica e riuscire a vivere di questo.
Missione compiuta e non è certo poco.
Lo spirito che lui incarna è quello realmente alternativo. Lontano dal conformismo, dalle mode e dalle definizioni.
Certo una sorta di compromesso è stato fatto accettando la Universal (rispetto ai primi album autoprodotti), ma si tratta comunque di una condizione che a conti fatti, gli ha permesso di esprimersi realmente e a certi livelli.
Il lo-fi e il mood loser del primo Bugo qui vengono sostituiti dalla solidità di un progetto che mette in primo piano la musica e si reinventa.
In tutto questo la cosa bella è che l'attento ascoltatore ritrova sempre lui, il Bugatti, quello che si lanciava dal palco in improbabili concerti nei peggiori locali dello stivale.
Adesso tira fuori un disco "serio" ma come sempre a modo suo.
"Il sangue mi fa vento", "La salita", "Non ho tempo" giusto per citare qualcosa dei dieci brani che mantengono tutti quella lunghezza d'onda inconfondibile.
Da "Pane pene pan" e "La prima gratta" ne sono successe di cose.
Ritrovarlo ancora qui con così tante cose da dire, non può che farmi piacere.
Buon Bugo!