venerdì 15 aprile 2011

Ex-Otago - Mezze stagioni

http://www.ex-otago.it/

Sono chiaramente di parte, in quanto anche produttore dell'album.
Mezze Stagioni non poteva essere titolo più azzeccato per questo secondo album degli Otaghi.
Rispetto al primo si apprezza il salto di qualità del suono e delle musiche, dovuto sicuramente anche alla produzione affidata a Davide Bertolini (Kings Of Convenience). Chi ha ascoltato il primo (Tanti Saluti) già conosce il mood di questi ragazzi, ma in Mezze Stagioni trova un sound sicuramente più ricco.
Tuttavia mantiene quello che è lo spirito Otago. Perchè più che di musica si parla di una corrente di pensiero, un modo di vedere il mondo. Un mondo easy ed effervescente, ma per questo non malinconico.
Semplicità e divertimento sono l'ingrediente utilizzato per descrivere la realtà di oggi giorno. Per chi come loro è intorno ai 30 anni, si ritrova ad evocare tutti quei cliché che hanno formato la propria cultura e li rigetta in una realtà che si dimostra essere spesso molto distante.
Ritornelli che entrano dritti nella testa e capacità di rappresentare certe situazioni in maniera semplice ma molto profonda.
In particolare: "Una vita col riporto", storia di una persona che non si arrende al presente e si prepara alla  vecchiaia, brano, che si pone in contrapposizione a "Marco corre" elogio di un atleta (veramente esistente) che non si arrende alla vecchiaia, "Figli degli hamburger" descrizione ironica e tagliente di una generazione con valori poco condivisibili ("se ti fai poche domande, avrai tutte le risposte"), "Costa Rica", canto malinconico di chi è stato costretto ad andarsene dalla propria città, e per finire "Gli Ex-Otago e la Jaguar gialla" inno dei trentenni di oggi.
I loro show sghangherati e divertenti rendono partecipe il pubblico che si trova immerso nell'otago pensiero. Temi diversi presi dalla vita reale, vita vissuta, con un comune denominatore.
Un disco pop che mi piace, va oltre il primo ascolto superficiale e riporta uno stile originale e qualcosa di nuovo nella scena italiana.
Bella storia.




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